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Scheda informativa

Alchechengi

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Physalis alkekengi
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Physalis alkekengi

Esigenze

Annaffiatura:
mezzo
Luce:
Sole/mezz'ombra
Cura:
minima

Periodo di fioritura

Caratteristiche

Campo di applicazione:
Bordure, aiuole, vasi
Altezza di crescita:
Fino a 60-70 cm
Colore dei fiori:
Bianco / bacche con campanella arancione

Piantare correttamente

Alchechengi

Caratteristiche:

Pianta rigogliosa in giardino, rami recisi, bacche golose in cucina: sono moltissime le possibilità offerte dall’alchechengi. La sua bellezza raggiunge l’apice quando arriva la fine dell’estate: per questo occorre una posizione soleggiata, dove le piante possano formare a fine primavera e in estate molti fiori che maturando si trasformano in lanterne rosso-arancio che contengono il frutto.

Non tutti sanno che l'alchechengi, infatti, produce delle bacche buonissime. Si utilizzano soprattutto candite oppure immerse nel cioccolato fondente; se hai molte piante e raccogli almeno 500 g di frutti puoi fare anche la marmellata, eventualmente aggiungendo una mela anche per migliorarne la consistenza e densità.

Il frutto ha anche molte proprietà benefiche: la medicina tradizionale cinese lo utilizza ad esempio come rimedio naturale depurativo e diuretico. Il suo ricco contenuto di vitamina C lo consiglia per rinforzare l’organismo e combattere meglio i malanni di stagione. L’alchechengi si utilizza anche in forma di tisana, particolarmente utile per depurare il fegato e favorire la digestione.

Dal punto di vista botanico è un parente di pomodori e peperoni, è infatti incluso nella famiglia delle Solanacee.

Esposizione:

Piante mediamente adattabili, i vari tipi di alchechengi hanno bisogno di un substrato fertile. Il terreno dovrebbe essere permeabile, arioso e ricco di humus, oltre ad avere sempre un'umidità sufficiente. In termini di clima, un luogo soleggiato è l'ideale. La pianta non teme il caldo intenso, ma non ama la terra arida, che fa appassire rapidamente il fogliame. La sua condizione ideale è un ambiente relativamente fresco e con buona umidità ambientale, ma anche arioso e soleggiato almeno per alcune ore.

Il problema principale è contenerne lo sviluppo, perché in condizioni favorevoli può diventare infestante e diffondersi rapidamente. Gli stoloni sotterranei, infatti, si allungano e ricacciano nuovi germogli anche lontano dalla pianta principale. Meglio quindi tenere sotto controllo lo sviluppo ed evitare di piantare vicino all’alchechengi specie sensibili o delicate, che ne sarebbero soverchiate. Se viene piantato ai bordi dell’orto potrebbe essere consigliabile interrare una fascia di plastica che impedisca alle radici di arrivare alle parcelle dove si coltivano le verdure.

Impianto:

È meglio piantare l’alchechengi all'inizio dell'autunno o a fine inverno; un sistema facile ed economico è quello di partire da seme, effettuando la semina a fine inverno in seminiera o in serra, e trapiantando a metà aprile all’aperto, quando il rischio di gelate notturne è superato. La distanza di semina è di 2-3 cm, diradando una volta che si sono formate le piantine per conservare solo quelle più robuste; è importante innaffiare con lo spruzzatore a pioggia fine per evitare di spostare i semi mentre producono le prime sottili radici.

Al momento del trapianto in aiuola, il primo passo è quello di preparare il terreno, per fare in modo che sia sciolto, leggero e fertile. È meglio mantenere una distanza di piantagione di 50 cm in modo che le piante abbiano spazio sufficiente per svilupparsi.

L’alchechengi cresce anche in vaso, il contenitore deve essere piuttosto profondo per consentire un adeguato sviluppo delle radici.

Il nostro consiglio

La coltivazione in vaso espone le radici a un maggiore rischio di gelo. Se vuoi conservare la pianta da un anno all’altro, in inverno sposta il contenitore in zona protetta, sollevandolo da terra e avvolgendo il vaso in plastica a bolle.

La cura dell’alchechengi

MANTENERE CORRETTAMENTE

Irrigazione:

La pianta è composta da foglie soffici e ricche di acqua, occorre quindi annaffiare regolarmente, soprattutto nei mesi successivi alla semina e durante i periodi di caldo e siccità. Con queste attenzioni si sviluppa negli anni in una pianta robusta, poco sensibile a malattie e parassiti. Nei periodi caldi è utile vaporizzare acqua sul fogliame anche tutte le sere per favorire una buona reidratazione.

Concimazione:

Soprattutto se vuoi vedere quante più lanterne possibili in autunno, dovresti assicurarti che la pianta non perda prematuramente i suoi fiori. Per fare questo, puoi arricchire il terreno con un fertilizzante a lenta cessione durante il trapianto. L'applicazione regolare di un fertilizzante liquido è necessaria, soprattutto in vaso, tra giugno e ottobre, perché le esigenze nutrizionali della pianta aumentano a passi da gigante durante il periodo di fioritura.

Svernamento e potatura

Di solito non sono necessarie precauzioni speciali affinché la pianta sopravviva bene all'inverno. Per migliorare le condizioni invernali, puoi coprire l'area della radice con foglie secche o pacciamatura (corteccia sminuzzata). È importante non tagliare i gambi ormai secchi fino alla primavera, poiché questi proteggono le radici dagli effetti del gelo.

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