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L’ARGILLA ESPANSA E LE SUE ALTERNATIVE

Drenaggio per le tue piante: come evitare i ristagni idrici

Uno dei classici errori con le piante indoor e all’aperto, in vaso: innaffiare troppo, oppure troppo spesso. Un corretto drenaggio è la soluzione consigliata per evitare ristagni idrici e conseguente marciume delle radici. Ti mostreremo in questo articolo quali sono materiali adatti per il drenaggio in vasi e fioriere e perché la pietra pomice è un'ottima alternativa alle biglie di argilla espansa. Ti diremo anche a cosa dovresti prestare attenzione quando si tratta di drenaggio e quali piante esigono che esso sia perfetto, per crescere bene.

Cos'è il drenaggio?

Per riassumere in modo molto semplice: è uno strato di materiali grossolani sul fondo del contenitore, il cui ruolo è quello di filtrare e lasciar percolare sul fondo l’eccesso di acqua per evitare che il terriccio rimanga troppo bagnato, provocando seri danni all’apparato radicale. Il drenaggio è fondamentale per tutte le tipologie di piante in vaso.

 

Nello strato inferiore del vaso o della fioriera si utilizzano materiali drenanti come argilla espansa, pietra pomice, lapillo, ghiaia o anche frammenti di vasi di terracotta rotti. Questi materiali garantiscono che l'acqua in eccesso possa defluire dal terriccio e uscire dal contenitore attraverso i fori di scarico sul fondo. Alcuni materiali hanno anche proprietà di ritenzione dell'acqua e sono quindi utili per regolare l'umidità nel terriccio, pur evitando che sia troppo fradicio.

 

Il tuo vaso non ha il foro sul fondo?

In questo caso, lo strato drenante è assolutamente essenziale per accogliere l’acqua di irrigazione o della pioggia in eccesso, e prevenire così il marciume delle radici. Ma in linea di massima è bene evitare i vasi senza fori: puoi praticarli tu stesso con il trapano, se il contenitore è in plastica o legno.

 

 

Ideale per il drenaggio COMPO BIO Granuplant - Pomice di qualità

Drena l'acqua in eccesso se posizionato sul fondo dei vasi e protegge da ristagni e marciumi radicali

Il drenaggio non è utile solo per le piante in casa e balcone; a volte è necessario prevedere uno strato drenante anche in giardino, per singoli esemplari o per intere aiuole, e anche per il manto erboso. Se il prato assomiglia più a uno stagno, quando piove o viene irrigato, e le aiuole sembrano una palude, ciò è dovuto al fatto che l'acqua non può drenare a sufficienza. Il drenaggio può fare miracoli nella lotta contro il ristagno idrico, soprattutto su terreni pesanti e argillosi. In questi casi il problema è abbastanza complesso: occorre scavare trincee profonde, stendere gli appositi tubi drenanti e poi riempire con molta sabbia o ghiaia. Se il ristagno idrico è limitato o sono interessate solo piccole aree, puoi risolvere mescolando al terriccio materiali drenanti. Nel manto erboso, il drenaggio è importantissimo; il periodico intervento di scarificazione e arieggiatura è di fatto una parte importante del lavoro di drenaggio, perché favorisce il deflusso dalla superficie verso la profondità, sotto al livello delle radici.  

Il termine “drenaggio” non lo troviamo solo in giardino e sul balcone, ma è comune anche nel settore medico e nell'edilizia. Ad esempio, esistono trattamenti linfodrenanti che stimolano la circolazione linfatica. Nel settore edile, il drenaggio viene utilizzato per mantenere gli edifici asciutti, evitando la risalita di umidità lungo i muri.

 

Cosa utilizzare per il drenaggio nei vasi?

Die verschiedenen Drainagematerialien

I diversi materiali drenanti

Numerose sono le possibilità per effettuare questo tipo di intervento. Ma qual è il materiale più adatto, in contenitore? Abbiamo esaminato alcune opzioni per te.

  1. Argilla espansa (biglie o granuli)
    L'argilla viene utilizzata sotto forma di biglie o granuli per il drenaggio. Le biglie si ottengono cuocendo l'argilla ad altissima temperatura, la quale decompone i componenti organici e favorisce il rilascio di anidride carbonica. Grazie a questo procedimento, l'argilla si espande e assume una struttura con pori fini. I granuli di argilla hanno il vantaggio di essere ben permeabili e di non ammuffire. Ha fama di avere una buona ritenzione idrica, ma in realtà essa è relativamente bassa. Forse hai già notato lo svantaggio più vistoso: ottenere i granuli richiede un dispendio energetico molto elevato, che ha un forte impatto sul rilascio di CO2 durante la sua produzione.

 

  1. Pietra pomice (ghiaia o granuli)
    Se stai cercando un'alternativa sostenibile all'argilla espansa, prendi in considerazione la pietra pomice di COMPO: è roccia lavica vulcanica naturale, porosa, con una struttura fine e irregolare che consente un'eccellente aerazione del terreno, se è mescolata ad esso. Un altro vantaggio è che i granuli di pomice fungono da “mini-serbatoi d’acqua” e convogliano l’acqua verso le radici con funzione drenante. Inoltre l'impronta di CO2 è significativamente inferiore rispetto all'argilla espansa. Leggi anche il nostro confronto dettagliato dei due materiali di drenaggio, più avanti in questo articolo. 
  2. Frammenti di vasi in terracotta
    Posizionando pezzetti di vasi rotti sul fondo del contenitore si creano numerose cavità attraverso le quali l'acqua può defluire facilmente; è un modo utile per riciclare questo materiale, invece di gettarlo nella spazzatura. Poiché per la cottura dei vasi di terracotta sono necessarie temperature molto elevate, anche qui la produzione è ad alta intensità energetica, ma il riutilizzo è in sé virtuoso e quindi utile per un approccio sostenibile alla cura delle piante. Lo strato grossolano di cocci può poi essere riempito, ad esempio, con granuli di pomice per renderlo più compatto e drenante.

 

  1. Ghiaia e ciottoli
    La ghiaia aumenta la permeabilità del substrato e impedisce l'accumulo di acqua nel vaso. Tieni presente, tuttavia, che le pietre, a differenza di altri materiali, non possono immagazzinare acqua. Inoltre, in base alla tipologia e dimensione, l’effetto drenante potrebbe non essere dei migliori. Non sottovalutare anche il peso: la ghiaia è decisamente pesante e può rendere i vasi difficili da spostare e maneggiare, a differenza di argilla e pomice che sono materiali leggerissimi.
  2. Sabbia
    La cosa importante è la dimensione dei granelli: la sabbia molto fine è meno adatta al drenaggio perché tra i granelli non può circolare e filtrare bene l’acqua. La sabbia grossa è più adatta perché le cavità che si formano sono leggermente più grandi. Tuttavia, dovrebbe essere miscelata con altri materiali drenanti di maggiore dimensione per garantire un adeguato drenaggio. Come la ghiaia o il pietrisco, anche la sabbia ha lo svantaggio di essere molto pesante, soprattutto quando è umida, il che può crearti problemi quando devi sollevare e spostare i vasi.
  3. Pacciamatura di corteccia
    Il pacciame di corteccia può essere utilizzato come drenaggio? In parte sì, e in particolare per la realizzazione di aiuole rialzate. Fondamentalmente, lo strato inferiore di un'aiuola rialzata è costituito da materiali organici grossolani e altre sostanze che si decompongono molto lentamente: ramoscelli o trucioli di legno. Il pacciame di corteccia può essere utilizzato solo in combinazione con tali materiali per lo strato di drenaggio, poiché da solo non è sufficientemente grossolano. La ventilazione non sarebbe sufficiente se la corteccia sminuzzata è l’unico materiale nello strato drenante. Inoltre, può avere un odore sgradevole se è costantemente bagnata, e rischia così di marcire. Meglio quindi tener conto di queste considerazioni e pensare a un drenaggio con materiali diversi.
  4. Trucioli di legno
    Al posto della corteccia puoi utilizzare i cippati di legno, sia in aiuole rialzate che in vasi e fioriere. Rispetto ad altri materiali come ghiaia o sabbia, le cavità che si formano sono significativamente più grandi, consentendo una buona aerazione del terreno e protezione contro la putrefazione delle radici. Il cippato di legno attiva anche la vita organica del suolo.

 

 

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Argilla espansa o pietra pomice?

L’argilla espansa è stata finora il materiale più utilizzato per creare gli strati drenanti in vasi e fioriere. Ciò è dovuto alla sua buona permeabilità, al fatto che non ammuffisce e che è molto stabile e riutilizzabile. Questo materiale non si decompone nemmeno dopo molto tempo. Nonostante sia considerata utile per la conservazione dell’umidità, in realtà non è così, perché i pori fini si trovano principalmente all'interno delle sfere di argilla espansa, il che le rende molto leggere, ma la superficie è a pori praticamente chiusi. Ciò rende difficile l'assorbimento dell'acqua e dei nutrienti. L'argilla espansa quindi non è ideale per la coltura idroponica (idrocoltura) rispetto alla pietra pomice. Tuttavia viene spesso utilizzata per questo scopo perché le biglie non si compattano e garantiscono un buon apporto di ossigeno alle radici.

Pochi conoscono il processo di produzione delle biglie d’argilla, che purtroppo risulta essere estremamente ad alta intensità di CO2: in primo luogo, l'argilla grezza viene pulita e omogeneizzata in quanto a tipologia e dimensione dei minuscoli granuli che la compongono. Segue l'essiccazione in un forno rotante fino a circa 800 gradi, durante il quale l'argilla viene contemporaneamente frantumata e granulata. Solo dopo questa cottura le palline acquisiscono la loro forma caratteristica, durante il processo di espansione. Ciò richiede un riscaldamento ancora più elevato nel forno rotante, che viene portato fino a 1200 gradi. L'impronta di CO2 è quindi chiaramente elevata, perché è richiesta molta energia per tutta la fase produttiva.

 

La situazione è completamente diversa con la pietra pomice naturale: i granuli di pomice COMPO BIO Granuplant, un prodotto 100% naturale composto da pietra pomice di qualità, originata dalle eruzioni vulcaniche ed estratta da giacimenti italiani. La struttura estremamente permeabile e porosa permette di ovviare a problemi di ristagni idrici che rischiano di provocare marciumi radicali, oltre che fungere da riserva idrica rilasciando gradualmente l’acqua trattenuta negli alveoli.
La pietra pomice è un materiale inalterabile e una volta impiegata manterrà le proprie caratteristiche nel tempo, evitando costanti rinnovi. A differenza dell'argilla espansa, per la produzione dei granuli di pomice non è necessario alcun processo di essiccazione o riscaldamento. La materia prima rimane completamente naturale e produce il 96% in meno di emissioni di CO2 rispetto all'argilla espansa. La pietra pomice è quindi un’alternativa molto più sostenibile.

 

 

 

Il drenaggio non è utile solo per le piante in casa e balcone; a volte è necessario prevedere uno strato drenante anche in giardino, per singoli esemplari o per intere aiuole, e anche per il manto erboso. Se il prato assomiglia più a uno stagno, quando piove o viene irrigato, e le aiuole sembrano una palude, ciò è dovuto al fatto che l'acqua non può drenare a sufficienza. Il drenaggio può fare miracoli nella lotta contro il ristagno idrico, soprattutto su terreni pesanti e argillosi. In questi casi il problema è abbastanza complesso: occorre scavare trincee profonde, stendere gli appositi tubi drenanti e poi riempire con molta sabbia o ghiaia. Se il ristagno idrico è limitato o sono interessate solo piccole aree, puoi risolvere mescolando al terriccio materiali drenanti. Nel manto erboso, il drenaggio è importantissimo; il periodico intervento di scarificazione e arieggiatura è di fatto una parte importante del lavoro di drenaggio, perché favorisce il deflusso dalla superficie verso la profondità, sotto al livello delle radici.  

Il termine “drenaggio” non lo troviamo solo in giardino e sul balcone, ma è comune anche nel settore medico e nell'edilizia. Ad esempio, esistono trattamenti linfodrenanti che stimolano la circolazione linfatica. Nel settore edile, il drenaggio viene utilizzato per mantenere gli edifici asciutti, evitando la risalita di umidità lungo i muri.

 

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Fra gli ulteriori vantaggi di COMPO BIO GRANUPLANT® ci sono una lunga durata di conservazione, un'elevata stabilità strutturale e una buona ritenzione idrica. La pomice naturale assorbe l'acqua e la rilascia gradualmente. Ciò significa che le piante sono ottimamente protette dai ristagni idrici e dal conseguente marciume radicale, ma anche dalla rapida disidratazione del terriccio. Grazie all'elevata conduttività dell'acqua e alla capacità di immagazzinamento dell'aria, COMPO BIO GRANUPLANT® è adatto anche per la coltura idroponica.

 

Puoi sfruttare queste proprietà anche in fioriere e aiuole: mescolando i granuli nel terreno, esso risulta allentato e la qualità del substrato viene migliorata. Il granulato di pomice è ottimo anche come copertura del terreno nelle fioriere: il colore beige naturale conferisce un aspetto molto più moderno e gradevole rispetto all'argilla espansa e funge anche da strato protettivo contro l'essiccamento degli strati sottostanti del terreno.

 

Argilla espansaPomice
Impronta di CO2

ad alta intensità di CO2

Riduzione di CO2 fino al 96% in meno di emissioni rispetto all'argilla espansa

Deposito d'acqua

minimo

elevata conservazione e conduttività dell'acqua

Durabilità

molto lunga

molto lunga

Stabilità strutturale
elevata
elevata
Robustezza contro la muffa
elevata
elevata
Utilizzo in coltura idroponica
adatta
molto adatta
Utilizzo miscelata al terreno

si impiega per allentare il terreno ma non lo migliora

si impiega per allentare il terreno migliorandolo in termini di equilibrio dell'umidità

Utilizzo come copertura del terreno

adatta

molto adatta
Colore
rosso-brunastro
beige, tono naturale moderno

A cosa bisogna prestare attenzione per creare uno strato drenante?

Se utilizzato come normale strato drenante, stendi sul fondo il materiale scelto, ad esempio COMPO BIO Granuplant - Pomice di qualità

Se utilizzi un contenitore con foro di drenaggio, che è la scelta consigliata, è bene posizionare preventivamente un pezzo di coccio di terracotta sul foro, per evitare che i granuli escano. Ma quanto dovrebbe essere alto lo strato drenante? Si consiglia di riempire il vaso per un quarto o un terzo con i granuli. A seconda del tipo di pianta, il resto del contenitore andrà colmato con un substrato vegetale specifico oppure universale, ad esempio COMPO SANA® Terriccio Universale di Qualitá.

Nei piccoli vasi non è indispensabile separare lo strato drenante dal terriccio con un pezzo di velo non-tessuto, ma questa pratica risulta utile nei grandi vasi e nelle fioriere ampie e profonde, per evitare che nel tempo il terriccio scenda fra i granuli drenanti creando così un minore deflusso dell’acqua, compattandosi.

 

Ulteriori consigli applicativi per COMPO BIO Granuplant - Pomice di qualità: decora fioriere, vasi e aiuole, riduce la disidratazione del terreno e agisce da strato pacciamante riducendo la crescita delle erbe indesiderate; alleggerisce il terreno grazie alla struttura porosa, aumenta l'aerazione delle radici e rilascia gradualmente l'acqua assorbita; utile per idrocoltura e in supporti fuori suolo; infine è importante sapere che l’imballo è composto al 60% da plastica riciclata.

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Il nostro consiglio per un gardening sostenibile

Scopri come utilizzare i granuli di pomice, un materiale 100% naturale che si presta a vari impieghi!

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Quali piante non possono fare a meno del drenaggio?

Per le piante d'appartamento e i fiori in vaso, in genere si consiglia di creare uno strato drenante. In questo modo si riduce il rischio di danni causati da irrigazione eccessiva, a causa della quale si possono generare ristagni idrici e marciume radicale. Il drenaggio è molto utile anche per le erbe aromatiche in vaso e per tutte le succulente (cactus e altre piante grasse), che in natura vivono in ambienti dove la terra è sempre quasi del tutto asciutta; le loro radici non tollerano i ristagni. Anche per molti arbusti in vaso il drenaggio è necessario (acidofile, oleandri e arbusti mediterranei, ecc.).

 

 

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