La siccità prolungata, il clima molto secco e il caldo eccessivo sono alla base della sofferenza che può danneggiare gravemente i manti erbosi. Si può recuperare e tornare ad avere nuovamente un bel prato verde e morbido? Ti diremo cosa puoi fare se il tuo prato ha sofferto per questi problemi legati al clima ormai impazzito, indipendentemente dal fatto che il prato sia bruciato dal sole, dalla siccità o da un'altra causa, come una fertilizzazione errata o eccessiva.
Quando le ondate di caldo ci travolgono, anche il prato non ha vita facile. La carenza d'acqua, la forte luce solare, il vento secco e le temperature altissime provocano seria sofferenza alle Graminacee che compongono il tappeto erboso. Ciò che a prima vista può sembrare una malattia, con ingiallimento e diradamento dell’erba, è invece il risultato di queste cause danneggianti. Il prato è particolarmente colpito durante i periodi di caldo: si formano aree secche, su tutta la superficie o a chiazze. Osservando l’erba apparentemente morta viene da chiedersi se è possibile farla rivivere senza rifare completamente il manto erboso, operazione complessa, faticosa e costosa. Risponderemo a questa domanda per te nella sezione seguente.
Anche se osservando il tuo prato ti senti sconfortato, devi essere consapevole che l’erba secca o parzialmete ingiallita non significa necessariamente che sia ormai irrecuperabile. Nella maggior parte dei casi, infatti, il prato può riprendersi. Il manto erboso "bruciato" dal caldo è il risultato di un meccanismo protettivo delle Graminacee: disattivano il loro metabolismo per poter sopravvivere anche in condizioni estreme. Di conseguenza, gli steli si seccano e scoloriscono. Quindi se il tuo prato si può riprendere, dipende dal fatto che le radici siano state adeguatamente protette dall'essiccamento: se solo i fili d'erba sono ingialliti e secchi, c’è la possibilità di rigenerare la vegetazione. Tuttavia, se le radici sono già morte, qualsiasi misura di salvataggio arriva troppo tardi.
Per sapere se la rigenerazione è ancora possibile, devi scavare con una vanga per sollevare un piccolo pezzo di prato, profondo 10-15 centimetri. Potrai così ispezionare le radici: se si sono completamente seccate e non sono più integre, la rigenerazione non è più possibile. Inevitabile il completo rifacimento del manto erboso.
Una delle cause più comuni di un prato ingiallito è la mancanza d'acqua. Irrigazioni carenti o troppo scarse e piogge del tutto assenti provocano il disseccamento del terriccio. Il rischio di danni causati dalla siccità è particolarmente elevato quando le temperature all’inizio dell’estate aumentano bruscamente e non ci sono piogge. Il prato ha poco tempo per adattarsi alle condizioni atmosferiche estreme e risponde fermando il processo metabolico che rende i fili d’erba verdi e vitali.
Una delle cause più comuni di un prato ingiallito è la mancanza d'acqua. Irrigazioni carenti o troppo scarse e piogge del tutto assenti provocano il disseccamento del terriccio. Il rischio di danni causati dalla siccità è particolarmente elevato quando le temperature all’inizio dell’estate aumentano bruscamente e non ci sono piogge. Il prato ha poco tempo per adattarsi alle condizioni atmosferiche estreme e risponde fermando il processo metabolico che rende i fili d’erba verdi e vitali.
Anche se viene fornita acqua, può succedere che l'erba si secchi. Questo avviene quando il prato non viene irrigato a sufficienza o in modo errato quando fa molto caldo Ad esempio, l’intensa radiazione solare spesso non viene presa in considerazione. Il prato viene danneggiato anche a causa della combinazione di acqua e raggi del sole. Le gocce d'acqua sui fili d’erba agiscono come una lente d'ingrandimento e quindi intensificano i raggi del sole: il prato viene danneggiato. Le ustioni sull’erba sono solitamente isolate e il prato in genere si riprende. Ma per evitare questo problema è importante irrigare al mattino presto o alla sera, evitando le ore più calde con il sole a picco.
Vuoi semplicemente falciare il prato durante la pausa pranzo? Meglio non d'estate! Questa tipologia di cura ha maggiori probabilità di danneggiare l’area quando il sole è intenso, soprattutto verso a mezzogiorn il sole secca istantaneamente gli steli e il tuo tappeto, una volta verde, si trasforma in punte marroni o gialle .
Il danno può verificarsi anche durante la concimazione o a causa di un dosaggio errato . Il problema si manifesta principalmente con un sovradosaggio di fertilizzanti minerali ad azione rapida. Utilizzando uno speciale fertilizzante per prato con effetto graduale a lungo termine, e applicando il fertilizzante in modo uniforme, è possibile ridurre significativamente il rischio.
Se il cane utilizza il prato come toilette, la sua urina ha lo stesso effetto di un'ustione causata da troppo fertilizzante. I composti di azoto che vengono rllasciati causano un'eccessiva concimazione e lasciano macchie giallo-marroni bruciate sul manto erboso.
Un'altra causa di danni può essere un errore di cura sotto forma di applicazione errata di un erbicida totale. A differenza di un diserbante selettivo, che tutela la vita dell’erba ornamentale, l’erbicida totale non distrugge solo le fastidiose erbacce, ma purtroppo anche le Graminacee che compongono il manto verde. Pertanto, occorre sempre leggere con attenzione le istruzioni riportate sull’etichetta della confezione di diserbante, prima dell'uso. Considera anche che in un atomizzatore potrebbero esserci ancora residui di diserbante totale che magari hai utilizzato in precedenza su una pavimentazione. Questi residui possono danneggiare in parte il tuo prato.
Se il danno è solo superficiale e le radici sono ancora intatte, l'erba può germogliare di nuovo se c'è abbastanza umidità. Pertanto, dovrai innaffiare il prato intensamente e accuratamente, in modo delicato e omogeneo. Durante l'irrigazione dovrebbero essere forniti dai 15 ai 20 litri d'acqua per metro quadrato. Se necessario, utilizza una vanga per sollevare un pezzetto di manto erboso e verificare fino a che punto l'acqua è penetrata nel terreno. In generale non innaffiare il tuo prato tutti i giorni e con piccole quantità d'acqua, ma piuttosto una o due volte alla settimana e in modo intenso e capillare; questo metodo aiuta a contrastare la disidratazione. Per ulteriori suggerimenti su come innaffiare il prato correttamente, leggi questo articolo
Se le radici dell’erba sono ancora intatte, e se viene annaffiato accuratamente e adeguatamente, il manto erboso richiede circa una settimana per rigenerare erba nuova e verde e in un paio di settimane torna ad essere ben vitale.
Se dopo un'estate con forti ondate di caldo il prato si è trasformato in una specie di steppa secca, con radici ormai del tutto inaridite, non è più recuperabile ed è necessario seminarlo nuovamente. In caso di ustioni e aree secche localizzate, come quelle causate da errori di concimazione o dall’urina del cane, oppure per esempio dall’uso troppo intensivo, è possibile riparare i punti diradati con una rigenerazione localizzata. Se il prato è completamente secco dovrai riseminare l'intera superficie o la parte interessata.
Nei mesi di giugno, luglio e agosto lo sforzo è tuttavia notevolmente maggiore rispetto alla primavera (aprile/maggio) o all'inizio dell'autunno (settembre/ottobre). Il motivo: per una germinazione riuscita e un rapido sviluppo del tappeto erboso, il seme deve essere mantenuto costantemente umido. Se si secca, il processo di germinazione viene interrotto e non si riattiva nemmeno dopo una nuova irrigazione.
Per una germinazione ottimale, la temperatura del terreno dovrebbe essere compresa tra 10 e 25 °C. Sotto il sole cocente, il terreno si riscalda rapidamente fino a 40-50 gradi: troppo! Se vuoi proteggere l'ambiente ed evitare delusioni, non dovresti riseminare il prato durante i periodi caldi e secchi; meglio pazientare e attendere il tempo più fresco e umido dell’autunno. Per la risemina a fine estate ti conviene impiegare COMPO Turbo Radici che aiuta le radici delle Graminacee a formare un prato resistente e robusto. Per la concimazione utilizza COMPO Estate Autunno , concime ideale per la nutrizione estiva e tardo-autunnale del tappeto erboso. Nutre fino a 4 mesi, rilasciando l’azoto gradualmente secondo le reali necessità del prato; aiuta l’erba a resistere alle alte temperature e prepara ai rigidi inverni;
aumenta la resistenza agli stress ambientali.
Nell'articolo “I danni del prato: come dire addio a zone secche e rade” ti spieghiamo come riparare i danni che si sono verificati nel manto erboso. Dovrai rimuovere prima l'erba ormai secca, con lo scarificatore. Nell’articolo troverai le istruzioni su come effettuare la risemina localizzata, oltre a consigli su come scegliere il seme giusto. In presenza di clima molto caldo, e considerando che i cambiamenti climatici sono ormai un fatto chiaro, tieni presente che COMPO SEMI Prato al Sole è una selezione di semi ideale per aree soleggiate e a scarsa piovosità; il seme ricoperto da sostanze nutritive per favorire il successo di germinazione.
Anche quando si utilizza inavvertitamente un diserbante totale con visibile danno sul prato, è necessario verificare in che misura l'erba è stata disseccata in modo permanente. Il tappeto erboso potrebbe essersi seccato solo in superficie, lasciando intatte le radici. Soprattutto se si utilizzano accidentalmente agenti a base di acido pelargonico o acido acetico, ci sono buone probabilità che il prato germogli di nuovo attraverso un'intensa irrigazione e concimazione. Si tratta in questo caso di erbicidi da contatto, il cui principio attivo danneggia gravemente le foglie, ma non le radici della pianta. Ma se nell'anno della semina sono stati utilizzati erbicidi totali, di solito bruciano anche le radici dell'erba, ancora giovani e superficiali. Risultato: il prato deve essere nuovamente seminato. Per combattere efficacemente le erbacce indesiderate nel prato e proteggere il prato occorrono diserbanti specifici, acquistabili se si dispone di patentino. Un aiuto importante viene anche da COMPO Prato Pulito con meno erbee spontanee nutrimento per prato più barriera contro le erbe infestanti.
Esistono numerosi fattori che possono accelerare la velocità con cui muoiono le erbe del prato. Quindi assicurati di mantenere il rischio il più basso possibile durante la preparazione e la cura del manto erboso. Per esempio:
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