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Scheda informativa

Maggiociondolo

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Esigenze

Annaffiatura:
piccolo
Luce:
Sole/mezz'ombra
Cura:
minima

Periodo di fioritura

Caratteristiche

Campo di applicazione:
Giardino, grandi vasche in terrazzo
Altezza di crescita:
4-7 metri
Colore dei fiori:
Giallo

Piantare correttamente

Maggiociondolo

Origine e tipi di maggiociondolo

Con i suoi grappoli di fiori pendenti giallo brillante, che si aprono tra aprile e maggio (giugno in montagna), il maggiociondolo è all'altezza del suo nome. Il genere del maggiociondolo (Laburnum) appartiene alla famiglia delle Leguminose e comprende due specie: il maggiociondolo alpino (Laburnum alpinum) e il maggiociondolo comune (Laburnum anagyroides). L'albero è originario dell'Europa sud-orientale e centrale, dove adorna giardini e parchi fin dal XVI secolo. Oltre al maggiociondolo comune e al maggiociondolo alpino, recentemente si è diffuso un ibrido (Laburnum x watereri). La varietà "Vossii" è apprezzata per i suoi grappoli di fiori particolarmente lunghi, fino a 50 centimetri, che emanano un piacevole profumo.

 

Il maggiociondolo comune raggiunge un'altezza media da cinque a sette metri, mentre il maggiociondolo alpino resta più piccolo, in media da quattro a sei metri, con una silhouette elegante e delicata che si carica di fiori giallo oro. Dopo la fioritura il maggiociondolo sviluppa baccelli a forma di fagiolo lunghi da sei a otto centimetri, che hanno dato alla specie il soprannome di "albero dei fagioli". Ma attenzione…

Bello ma velenoso!

Il maggiociondolo è considerato una pianta velenosa. Contiene una tossina, la citisina, in tutte le sue parti ed è altamente tossico sia per l'uomo che per gli animali. I suoi semi maturi sono particolarmente pericolosi a causa dell'elevato contenuto di citisina, ma anche i fiori e i germogli contengono la tossina. Sintomi gravi come vomito, crampi allo stomaco, problemi circolatori, contrazioni muscolari e sudorazione si manifestano in caso di ingestione o masticazione. Ingerire i semi può anche portare alla paralisi respiratoria. Pertanto, è meglio non utilizzare l'albero in giardini dove ci sono bambini e animali domestici. Se c'è un maggiociondolo vicino a un parco giochi, è meglio sorvegliare i bambini piccoli e spiegare la pericolosità a quelli più grandi.

La posizione giusta per il maggiociondolo

Poiché questa pianta è originaria di steppe rocciose e praterie secche nel suo habitat naturale nell'Europa centrale e meridionale, in giardino preferisce terreni sabbiosi e calcarei. È fondamentale garantire un buon drenaggio del terreno: il ristagno di acqua in terreno molto argilloso può causare soffocamento radicale e marcescenza delle radici.

Per formare i suoi spettacolari grappoli di fiori, il maggiociondolo ha bisogno di sole. Pertanto è consigliabile trovare una posizione ben soleggiata, lontano da altri alberi la cui chioma possa coprire l’area scelta per il trapianto. Si noti che il maggiociondolo raggiunge una larghezza di tre o quattro metri e un’altezza che può superare i 7 metri da adulto quando è completamente cresciuto, richiede quindi spazio adeguato al suo sviluppo.

In considerazione del suo aspetto delizioso, si suggerisce di piantare il maggiociondolo in una posizione isolata dove possa essere ammirato al meglio nel momento della fioritura, dopo la quale la sua chioma proietta un’ombra leggera e luminosa, ideale per coltivare ai suoi piedi delle aiuole con fiori estivi e bulbose primaverili ed estive. In Inghilterra è uso coltivare il maggiociondolo anche in forma di tunnel, conducendo i rami su strutture metalliche: quando è in fiore, lo spettacolo è eccezionale.

Importante: scegli attentamente la posizione per il tuo maggiociondolo, perché a causa delle sue radici poco profonde, reagisce in modo estremamente sensibile al trapianto e non ama essere traslocato.

Come e quando piantare il maggiociondolo

Il momento ideale per il trapianto è l’inizio della primavera, in modo che l’esemplare possa attecchire bene ed essere quindi già sufficientemente robusto prima della calda estate quando dovrai comunque sorvegliarlo e innaffiarlo nella sua fase giovanile.

Consigli per un trapianto ben fatto

  1. Immergi la zolla di terriccio e radici in un secchio d’acqua per alcuni minuti prima di effettuare il trapianto, in modo che l’apparato radicale sia ben idratato.
  2. Scava una buca che sia almeno il doppio della dimensione della zolla.
  3. Se il terreno del giardino è piuttosto pesante e argilloso, allentalo lavorandolo con sabbia e COMPO SANA® Terriccio per Trapianti, ideale per trapianti di alberi, arbusti, cespugli, siepi. Contiene l’attivatore radicale Turbo Radici® che consente un rapido sviluppo delle radici, migliora la struttura e la stabilità del terreno ed è arricchito con concime: nutrizione garantita per 10 settimane.
  4. Poiché il maggiociondolo prospera meglio su terreni sabbiosi e sassosi, si consiglia di stendere uno strato drenante di ciottoli nella buca d'impianto. In questo modo si evitano i ristagni d'acqua.  
  5. Ora posiziona l’esemplare nella buca d’impianto, riempi gli spazi vuoti con il terriccio e premi bene intorno al fusto; se occorre, inserisci un palo o una grossa canna di bambù come tutore. Non dimenticare di annaffiare generosamente.

Il maggiociondolo può crescere anche in grandi vasche profonde, ben drenate, con uno strato di COMPO Biglie di Argilla espansa sul fondo, coperte da un pezzo di telo non-tessuto. Puoi scegliere il substrato COMPO Naturasol® Fioriere e Riempimenti, ideale per vasi e vasche. Contiene l’attivatore radicale Turbo Radici® che consente un rapido sviluppo delle radici e perlite che migliora la sofficità e permeabilità del terriccio e garantisce una buona aerazione dell’apparato radicale.

 

 

Le cure per il maggiociondolo

MANTENERE CORRETTAMENTE

Irrigazione

Soprattutto dopo la messa a dimora in giardino o in contenitore di adeguate dimensioni, è necessario fornire al maggiociondolo acqua a sufficienza. Ma non appena la pianta è cresciuta avrà bisogno di poche attenzioni. All'aperto, le precipitazioni naturali sono generalmente sufficienti per il maggiociondolo. Durante i secchi mesi estivi, tuttavia, potrebbe essere necessaria un'annaffiatura aggiuntiva ogni 10-12 giorni se fa molto caldo. Uno strato di COMPO Corteccia di Pino provvederà a proteggere il terreno intorno alla pianta, conservando meglio l’umidità.

Il maggiociondolo in vaso o vasca in terrazzo richiede un'irrigazione regolare. Il terriccio non non deve mai asciugarsi completamente, ma vanno evitati i ristagni d'acqua. Un sistema di irrigazione a goccia potrebbe essere consigliabile per mantenere il substrato sempre appena umido.

Concimazione

Se hai piantato il tuo maggiociondolo in un substrato ricco di sostanze nutritive o hai arricchito il terreno con concime a cessione graduale, la pianta trova già una buona base nutritiva. Poiché appartiene alla famiglia delle Leguminose, può legare i batteri ricchi di Azoto alle sue radici e quindi procurarsi il principale nutriente, l’Azoto. Per favorire la crescita e renderlo particolarmente resistente a malattie e parassiti, vale comunque la pena di concimare le piante giovani con COMPO Bio Concime Organico Universale con lana di pecora, che ha effetto concimante immediato ed effetto nutriente di lunga durata, fino a 5 mesi: trattiene l'acqua e aiuta la pianta ad affrontare meglio i periodi di caldo e di siccità.

 

Potatura

La potatura va fatta moderatamente perché la pianta non accetta bene i tagli dei rami: il punto di taglio fatica a cicatrizzarsi e rende l’esemplare soggetto a marciumi del legno. Ma poiché il maggiociondolo sviluppa una bella forma e una chioma densa, la necessità di tagli è minima. Nel caso in cui sia necessario asportare qualche ramo di medio-grossa dimensione, è indispensabile lavorare con cesoie o seghetti perfettamente puliti e trattare il legno tagliato con COMPO Cicatrizzante Spray, estratto di resina di pino: favorisce la cicatrizzazione e protegge le piante da infezioni dovute ai tagli da potatura.

 

Il maggiociondolo in inverno

La pianta è robusta e cresce selvatica nei boschi dell’Appennino; esistono esemplari anche nei giardini di alta montagna, e non necessita di alcuna protezione invernale. Tuttavia, il forte sole invernale, in montagna, può portare alle cosiddette “crepe da gelo” sul tronco. Infatti la combinazione di basse temperature e radiazione solare provoca fluttuazioni di temperatura nell'albero, che favoriscono l'espansione e la rottura della corteccia. Per proteggere l’esemplare, puoi avvolgere il tronco con un telo di non-tessuto. Questo serve anche a riflettere la luce solare per evitare che il tronco dell'albero si riscaldi troppo, andando incontro poi di notte a un drastico caldo delle temperature.

Se hai piantato il maggiociondolo in contenitore, conviene proteggere il tronco come sopra descritto e avvolgere il vaso in plastica a bolle quando la pianta è ancora giovane; un esemplare ormai maturo resisterà bene ai freddi.

 

Moltiplicare il maggiociondolo

Grazie ai suoi semi, il maggiociondolo si moltiplica da solo in natura. Tuttavia, se si vuole essere sicuri che le nuove piante assumano tutte le caratteristiche della pianta madre, è possibile effettuare la propagazione per talea. Per fare questo, puoi tagliare un pezzo di ramo lungo circa 15 centimetri, parzialmente legnoso, in primavera. Rimuovi le foglie e le gemme e metti il rametto in un bicchiere d'acqua, in un luogo luminoso a temperatura ambiente. Le prime radici si formano dopo pochi giorni e potrai poi piantare le talee in giardino. È importante che la giovane pianta sia sempre sufficientemente rifornita di acqua nelle prime settimane in modo che possa radicare bene.

 

Malattie e parassiti

Il maggiociondolo è una pianta molto robusta che in genere non viene attaccata da parassiti o da malattie; raramente si assiste a un attacco di virosi del mosaico. Il virus provoca sulla pagina fogliare la comparsa di macchioline clorotiche, poi di bande giallastre lungo le nervature. Gli afidi possono essere presenti in primavere miti e umide;  un'infestazione da acari si manifesta con piccole ragnatele tra le ascelle delle foglie o nella pagina inferiore delle foglie. Puoi utilizzare un prodotto naturale, COMPO BIO Colza Power Concentrato PfnPE, efficace e sicuro e con ampio spettro d'azione contro insetti pungenti, succhianti ed acari.

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