FASCINO, NATURA E RESILIENZA
Sogni anche tu un’oasi mediterranea di benessere sul tuo balcone, capace di evocare le vacanze? In questo articolo ti presentiamo le regole base per la cura delle piante mediterranee, per coltivarle con successo e soddisfazione. Occorre infatti sapere che molte piante comuni lungo le nostre coste e al Sud, spesso provenienti da zone subtropicali di altri continenti, non possono essere lasciate all’aperto tutto l’anno dove gli inverni sono gelidi e umidi. Ecco dunque quali piante scegliere e come dovrai curarle e gestirle nel corso delle stagioni.
UNA LUNGA ESTATE AL SOLE
Non importa se provengono dall’Italia, dalla Spagna o dalla Grecia: le piante mediterranee in vaso richiedono soprattutto un elemento tipico della loro terra natale: lunghe estati piene di sole. Affinché le piante si sentano a proprio agio anche in pianura Padana e nell’arco prealpino, avranno bisogno di una posizione preferibilmente esposta a Sud. In caso contrario, la formazione di frutti e fiori è scarsa. Va bene anche un’esposizione a sud-est o sud-ovest, comunque con diverse ore di esposizione al sole.
COME SCEGLIERE BENE LE PIANTE
Le piante che si adattano bene al clima mediterraneo non sono solamente quelle originarie delle coste affacciate sul mare; alcune provengono dall’Africa meridionale, dal Centro America o da alcune zone dell’Asia, ma si sono ambientate da molto tempo nel nostro ambiente mediterraneo. Alcune, come l’ibisco cinese, sono impiegate soprattutto come piante d’appartamento e possono restare all’aperto tutto l’anno solamente nelle zone d’Italia dove l’inverno è veramente molto mite, per posizione ed esposizione (che deve necessariamente essere riparata dal vento).
Pianta | Origine | Luogo | Irrigazione | Cure invernali |
---|---|---|---|---|
Lantana | Sudamerica, Sudafrica | Soleggiato, caldo e al riparo dal vento | Generosa e regolare | Luogo luminoso a 5-10°C. |
Dipladenia | Sudamerica | Luminoso, caldo,ad alta umidità. Proteggere dal sole cocente se le temperature sono superiori a 30 °C | Abbondante, meglio se con acqua non calcarea | Luogo luminoso a 10-12 °C. . |
Bugainvillea | Ecuador & Brasile | Posizione calda e in pieno sole | Generosa e regolare, evitare i ristagni | Luogo luminoso a 10-15 °C. |
Oleandro | Marocco & Spagna Meridionale | Luogo soleggiato, non teme il vento | Non teme il calcare e anche in vaso resiste a momenti di siccità | Resiste anche all’aperto in posizione riparata |
Ulivo | Mediterraneo | Ambiente caldo e soleggiato | In vaso va innaffiato regolarmente | Resiste anche all’aperto in posizione riparata |
Eucalipto | Australia | Posizione calda in pieno sole, non teme il vento | Non tollera l’acqua molto calcarea | Luogo luminoso a 10-12 °C. . |
Agrumi | Oriente | Posizione calda e al sole | Generosa e regolare | Ambiente protetto dal gelo, 5-8 °C |
Origano | Mediterraneo | Posizione riparata, soleggiata e calda | Il terriccio deve restare appena umido | Dunkler Keller oder Garage bei Temperaturen von 0-10 °C |
Portulaca | Mediterraneo e Medio Oriente | Pieno sole | Tollera momenti di siccità | Luogo luminoso a 12-15 °C. |
Lavanda | Mediterraneo | Pieno sole, non teme il vento | Non teme il calcare e anche in vaso resiste a momenti di siccità | Resiste anche all’aperto in posizione riparata |
Datura | Sudamerica | Luogo protetto dal vento, semi-ombreggiato. Proteggere dal sole molto forte | Generosa e regolare | Luogo luminoso a 12-15 °C. |
Rosmarino | Mediterraneo | Pieno sole, non teme il vento | Tollera momenti di siccità | Resiste anche all’aperto in posizione riparata |
Mirto | Mediterraneo | Pieno sole, anche vicino al mare | Irrigazioni moderate | Ambiente luminoso e protetto dal gelo, 5-8 °C. |
3 TECNICHE IMPORTANTI
In ambiente mediterraneo, nella macchia selvatica e persino ai bordi delle strade, piante come l’oleandro, il mirto e il rosmarino non richiedono alcuna irrigazione; in estate possono soffrire per la siccità ma si riprendono e sopravvivono per decenni. In vaso, però, tutte le piante, anche quelle che vivono in natura in zone subdesertiche, come la portulaca, richiedono regolari irrigazioni perché la terra nel contenitore si disidrata completamente nel giro di poche ore e si surriscalda; le radici non possono scendere in profondità nel suolo, dove troverebbero una certa umidità, e in balcone viene a mancare anche la preziosa rugiada mattutina che porta quel poco di umidità. Ecco dunque alcuni consigli utili per mantenere le piante idratate riducendo al minimo l’impegno.
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Le piante in vaso mediterranee non sono abituate a piogge regolari su fiori e foglie. Pertanto, non innaffiare mai le piante dall'alto, ma sempre direttamente sulla zolla di terriccio; l'umidità persistente sulle foglie favorisce la formazione di malattie fungine. Su piante con fiori grandi - come ibisco o dipladenia - le goccioline d'acqua possono lasciare macchie antiestetiche sui petali. Il momento critico è quando il sole torna a splendere sulla pianta subito dopo un acquazzone o una irrigazione che ha bagnato foglie e fiori, si formano rapidamente ustioni sotto forma di macchie marroni su petali e fogliame. È quindi meglio posizionare le piante sotto una tettoia o vicino al muro di casa durante i periodi piovosi e non usare il getto a spruzzo.
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Molte piante in vaso mediterranee e subtropicali non vanno d'accordo con l'acqua calcarea del rubinetto; l'eccezione è l'oleandro, che non viene danneggiato dall'acqua calcarea. Per non danneggiare le tue piante è meglio usare l'acqua piovana per l'irrigazione, se hai modo di raccoglierla; non contiene quasi nessun minerale e quindi ha scarso effetto sul valore del pH e sul contenuto di nutrienti del terreno. Se non disponi di questa opzione, puoi lasciare l’acqua nell’innaffiatoio per un paio di giorni o più, in modo che una parte del calcare si depositi sul fondo; oppure aggiungi due cucchiai di aceto di vino in 10 litri di acqua; deve riposare almeno una notte in modo tale che il calcare precipiti sul fondo; è bene non utilizzare gli ultimi 4-5 cm di acqua nel contenitore.
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Il momento ideale per innaffiare le piante in vaso mediterranee e subtropicali è la mattina presto; la zolla si sarà raffreddata dalla notte e la radice non subirà stress a causa dell’acqua fredda di irrigazione. Se non hai tempo per innaffiare al mattino e devi farlo durante la giornata, puoi riempire l'innaffiatoio con acqua e lasciarlo al sole un poco, in modo che possa scaldarsi un po' senza che l’acqua diventi troppo calda. In alternativa, se non hai acqua tiepida, è meglio aspettare e innaffiare di sera; il terreno nel contenitore si raffredda e si riduce il rischio di stress.
MATERIALE E DIMENSIONI DEL VASO
I vasi di terracotta sono belli e utili anche per le loro caratteristiche: sono in grado di assorbire l'umidità e rilasciarla all'esterno. Ciò riduce un poco il rischio di ristagni e muffe sulle radici. Inoltre, la terracotta ha un effetto di coibentazione e aiuta a conservare per le radici un ambiente idoneo. I vasi in terracotta hanno un altro vantaggio molto pratico rispetto alla plastica: sono molto pesanti. Le piante hanno quindi meno rischi di ribaltarsi in caso d vento forte. Anche l'aspetto della sostenibilità gioca un ruolo nella scelta dei vasi: i vasi di plastica si spezzeranno e diventeranno fragili dopo alcuni anni in pieno sole, mentre i vasi di terracotta dureranno per molti decenni.
Se non ti piacciono i segni che si formano all'esterno del vaso, causati dall’acqua, puoi rimuoverli facilmente con un pennello o una spazzola imbevuta di acqua tiepida e aceto.
SCEGLIERE TERRICCIO E CONCIME
Nei mesi in cui fa caldo, le piante in vaso mediterranee producono grandi quantità di materia vegetale: foglie, rami e fiori. Nei pochi litri di volume offerti da una fioriera, le radici devono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno per questa vigorosa crescita, altrimenti lo sviluppo sarà lento, le foglie ingialliranno, i fiori cadranno precocemente o non si formeranno affatto.
Ma qual è la condizione di crescita perfetta per le piante in vaso mediterranee? Nella loro terra d'origine, queste piante crescono spesso su terreni sassosi e per quanto aridi e magri possano apparire questi suoli, contengono una componente cruciale e importante per il loro sano sviluppo: i minerali argillosi come la pomice, contenuta in COMPO BIO Terriccio per Piante Mediterranee, appositamente studiato per piante quali olivo, agrumi ecc. e arricchito con concime organico.
I minerali argillosi hanno tre vantaggi importanti per la salute delle piante mediterranee e subtropicali:
Vale la pena di utilizzare COMPO BIO Terriccio per Piante Mediterranee perché è davvero utile e aiuta a tamponare e a ridurre i danni causati da errori di cura o da condizioni meteorologiche difficili, e a fornire alle piante i nutrienti speciali di cui hanno bisogno per un sano sviluppo nelle prime fasi post-trapianto.
La formazione di frutti e fiori è un tour de force per le piante. Se la pianta non ha abbastanza spazio per le sue radici, cosa che spesso accade in vaso, e se non ha acqua e sostanze nutritive a disposizione, deve usare tutte le sue risorse e, per sopravvivere rinuncerà a produrre fiori per mantenere le radici vive.
Quando si sceglie un fertilizzante adatto per le piante mediterranee, è necessario assicurarsi che contenga una quantità sufficiente di Fosfato e Potassio oltre all’Azoto, responsabile della crescita. Questi componenti sono responsabili della sana crescita delle radici, della fioritura rigogliosa e del rafforzamento della struttura cellulare delle piante. Un fertilizzante vegetale di alta qualità favorisce la salute generale della pianta e la rende significativamente più resistente ai danni del gelo, alle ustioni, alle raffiche di vento o alle malattie fungine. COMPO Bio Concime per Agrumi e Piante Mediterranee è la scelta consigliata, è arricchito con Ferro in formulazione assorbibile dalle radici per ridurre i rischi di fisiopatie (clorosi) causate da innaffiature con acqua troppo ricca di calcare.
Acquista arbusti mediterranei e subtropicali solo se ritieni di poter trovare un posto adatto per loro durante la stagione invernale, e non sottovalutare il fatto che spesso si tratta di piante che, se ben coltivate, crescono vigorosamente, occupano spazio e vivono per anni,
Con l’arrivo dei primi freddi (le temperature scendono in genere dopo la metà o a fine ottobre al Nord) le piante sensibili dovranno essere spostate al riparo. Anche nelle zone dell’Italia centrale e meridionale, e nell’interno delle isole, le piante che non resistono al freddo dovranno trovare una posizione protetta. Inoltre dovrai seguire alcuni consigli utili, eccoli.
DOPO L’INVERNO
Il pericolo di gelate notturne nelle zone dell’Italia settentrionale e nelle zone interne del centro-Sud scompare in genere dopo la metà di aprile, dipende dalla zona, e si possono rimettere all'aperto i vasi con arbusti mediterranei. Tuttavia, ci sono alcune cose che puoi fare già a fine inverno per iniziare bene la stagione estiva. Programma gli interventi di potatura, la concimazione e, se necessario, il rinvaso. Questo dà alla pianta una sferzata di energia e consente di ampliare le radici. A seconda del tasso di crescita delle piante, è necessario un nuovo vaso ogni due-tre anni. Inoltre, è importante riabituare delicatamente la pianta alla luce solare diretta. Ciò è particolarmente importante per le piante mediterranee e subtropicali che mantengono le foglie in inverno. Le foglie spesso diventano verde chiaro durante il periodo passato in ambiente protetto, e perdono la loro resilienza ai raggi UV e alle intemperie: possono subire scottature o shock se poste improvvisamente in pieno sole per diverse ore. Per il primo giorno all'aperto, scegli una giornata particolarmente mite con cielo coperto e inizialmente esponi le piante alla luce solare solo per alcune ore, meglio se di mattina o nella seconda parte del pomeriggio. Anche l'acqua e il concime dovrebbero essere gradualmente aumentati all'aumentare della temperatura. Osserva sempre in ogni vaso la velocità con cui le piante consumano l'acqua e regola gli intervalli di conseguenza. Deve essere garantito un sufficiente apporto di acqua e sostanze nutritive, soprattutto durante la fase di formazione delle gemme, altrimenti la pianta potrebbe perdere le gemme prima che possano svilupparsi ulteriormente.
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