La rosa è un classico assoluto e si trova in moltissimi giardini e terrazzi. Il vantaggio è che queste piante generose si sono lasciate ibridare in decine di migliaia di tipologie nel corso del tempo, e tuttora sono molte centinaia le specie e varietà disponibili in commercio. Molte di esse sono coltivabili anche in vaso. Per la loro cura è importante effettuare periodicamente un rinvaso con il metodo corretto. In questo articolo troverai tutte le indicazioni utili per effettuare correttamente questa operazione individuando qual è il momento giusto per effettuarla e le modalità per lavorare bene.
Le piante di rosa sviluppano un vigoroso apparato radicale che nel giro di due o tre anni riempie completamente lo spazio a disposizione nel vaso: a quel punto, la pianta inizia a non avere più a disposizione tutte le risorse per proseguire il suo sviluppo e tende a deperire, fiorendo poco. Affinché rimangano vitali, le rose hanno bisogno di terreno fresco e di un vaso più grande con spazio a sufficienza per lo sviluppo delle radici. Si può capire che lo spazio è diventato troppo piccolo ad esempio dal fatto che le radici stanno emergendo in superficie sul terriccio, o più spesso che stanno uscendo dal foro di drenaggio sul fondo. Un altro indicatore di un vaso troppo piccolo è che l'apparato radicale è diventato così denso che l'acqua non può più essere assorbita correttamente: ristagna in superficie e ci mette troppo tempo ad essere assorbita. Ultimo segnale, non meno importante: la crescita stentata o i sintomi di carenza possono essere altri segni che la rosa vuole essere rinvasata. Il vaso può anche essere abbastanza grande, ma il substrato è così esaurito, deprivato di fattori nutritivi, che si verificano i sintomi di carenza.
Il periodo migliore per rinvasare le rose è da febbraio in poi (anche gennaio nei climi miti mediterranei), in quanto le piante ricominciano gradualmente a crescere in primavera con le temperature che diventano più miti. Puoi rinvasare le rose anche in estate, ma dovresti prima potarle vigorosamente. Se l'approvvigionamento idrico è sufficiente, si
svilupperanno di nuovo rapidamente. Le rose di solito perdono i loro fiori come reazione al trasloco: questo è un altro motivo per cui dovresti rinvasarle in primavera prima che si formino i boccioli. In questo modo potrai offrire alla pianta le condizioni ideali per uno sviluppo generoso.
PASSO DOPO PASSO
1
Il contenitore ideale per le tue rose deve ovviamente avere fori di drenaggio in modo che l'acqua in eccesso possa defluire facilmente, altrimenti possono verificarsi ristagni d'acqua e le radici dell'arbusto possono iniziare a marcire in tempi brevi. Sul fondo del contenitore stendi uno strato di ciottoli o di biglie d’argilla, che favoriscono il drenaggio del terriccio evitando che rimanga fradicio a lungo dopo le piogge o irrigazioni.
2
Per la tua rosa è necessario un terriccio nuovo e specifico, ricco di sostanze nutritive e di humus, COMPO SANA® Terriccio per rose, particolarmente adatto a questo scopo. I minerali argillosi contenuti in questo substrato favoriscono una struttura sciolta e ariosa, inoltre c’è una corretta quantità di concime che garantisce un apporto equilibrato di tutti i principali fattori nutritivi. Grazie appunto all'effetto fertilizzante a lungo termine, la tua rosa non ha bisogno di ulteriori concimazioni per i successivi tre mesi dopo il trapianto.
3
Indossa guanti in grado di proteggere le mani dalle spine, ed estrai la rosa dal suo vecchio vaso senza danneggiare le radici e senza spezzare la zolla di terriccio. Se la zolla è molto asciutta, immergila in un secchio d’acqua e lasciala lì finché non si risollevano più in superficie le bolle d'aria. Se noti radici danneggiate, tagliale con le cesoie.
4
Versa uno strato di terriccio sopra lo strato di drenaggio e colloca la pianta: assicurati che le radici non si pieghino. Riempi gli spazi vuoti con altro terriccio fino a circa due centimetri del bordo del vaso. Questo è il cosiddetto versante bordo. Se hai una rosa innestata, è importante assicurarsi che il punto dell'innesto sia leggermente coperto dal terreno, perché è lì che la pianta è più suscettibile al gelo. Puoi riconoscere il punto di innesto perché è simile a un rigonfiamento sul tronco, poco sopra le radici. Premi bene il terriccio tutto intorno al fusto.
5
Dopo il rinvaso occorre innaffiare generosamente e conservare la pianta al riparo dal gelo: se c’è rischio di brinate tardive, colloca il vaso contro un muro esposto a Sud-Est affinché il primo sole arrivi subito a riscaldare il terreno, mantieni il vaso sollevato da terra con due assicelle di legno o due mattoni. Sposta l’esemplare nel luogo che hai scelto quando le notti non promettono più rischi di brinate, e concima dopo 12 settimane con COMPO Concime liquido per Rose, nutrimento completo e bilanciato specifico per rose
Se una rosa è adatta come pianta da contenitore dipende dalla sua abitudine di crescita. Alcune varietà molto vigorose, che crescono per metri in altezza, soprattutto quelle rampicanti, possono non essere consigliabili anche se si prevede il periodico rinvaso. Considera che le rose in vaso spesso raggiungono comunque solo un terzo o la metà della loro altezza massima in piena terra. Le piccole varietà ad arbusto o le rose tappezzanti sono particolarmente adatte per la vita in vaso. Puoi scoprire di più sui diversi tipi di rose qui
Puoi anche coltivare mini-rose in piccole cassette e in ciotole, anche insieme ad altri fiori annuali o perenni.
Una scelta di varietà ottime per la vita in vaso:
Varietà di rose | Colore del fiore | Altezza di crescita |
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'Bonica' | Rosa | Da 60 a 80 centimetri |
'Rosarium Uetersen' | Rosa brillante | Da 150 a 200 centimetri |
'Margaret Merrill' | Bianco | Da 60 a 80 centimetri |
" Winchester Cathedral " | Bianco | Da 80 a 150 centimetri |
" Golden Celebration " | Giallo oro | Da 100 a 150 centimetri |
"English garden" | Bianco | Da 70 a 90 centimetri |
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