Scheda informativa
Esigenze
Periodo di raccolta
Caratteristiche
Piantare correttamente
Prugno o susino?
Prima di tutto: che differenza c’è fra prugne e susine? Le prime sono prodotte sulle varietà di Prunus domestica, di origine europea; maturano da metà luglio ma soprattutto da agosto in poi e hanno il nocciolo che si stacca dalla polpa. Le susine sono invece i frutti delle numerose varietà di Prunus di origine cino-giapponese, e hanno il nocciolo attaccato alla polpa; i frutti sono grossi, tondeggianti e molto succosi.
La coltivazione del prugno europeo risale a più di 2.000 anni fa e ancora oggi ha grande diffusione; molte sono le specie spontanee presenti nei nostri boschi. Le prugne sono da sempre considerate ottime per la nostra salute: già la Scuola Medica Salernitana reputava che i frutti fossero utili per curare molti disturbi. La diffusione del susino di origine orientale è invece avvenuta molti secoli dopo e ancora oggi è un tipo di frutto molto coltivato in Italia, e molto apprezzato anche per il suo aspetto e la sua bella fioritura.
Se scegli di coltivare il susino, troverai moltissime ottime varietà nei garden center, come “Santa Rosa” e “Goccia d’oro” con grossi frutti gialli e succosi. Se vuoi raccogliere frutti grandi e dolci, dovresti scegliere un posto soleggiato. Solo quando il sole può splendere sull'albero da tutti i lati si forma una vegetazione rigogliosa e una ricca fioritura. La ricchezza di succo nei frutti indica che la pianta ha bisogno di non soffrire mai la sete; non ama il terreno arido e compatto. Ottimo anche ai bordi dell’orto.
Come tutti gli alberi da frutto, è bene piantare il susino in primavera o in autunno, ossia in periodi in cui il clima è ancora fresco, la terra è morbida e umida e le piogge gentili possono provvedere a rinfrescare il suolo, anche se dovrai innaffiare un po’ se non piove abbastanza. Un susino ben irrigato in primavera soffrirà meno per il caldo in estate.
Scegli un giovane albero sano e robusto e controlla che le radici siano ben formate; è probabile che abbiano interamente riempito il vasetto vivaistico, questo non è un problema se la zolla è umida e la pianta si presenta con foglie sane e non afflosciate per la sete. La zolla di radici va collocata in una buca di dimensioni tali da poter accogliere tutte le radici coprendole con 3-5 cm di nuovo terriccio, Prima di piantare, puoi aggiungere del compost o del fertilizzante organico sul fondo, coprendolo con uno straterello di terra, per facilitare la crescita dell'albero. Una volta completato l’impianto, premi bene il terriccio intorno al fusto. Per garantire stabilità, nei primi anni può essere utile un tutore di sostegno legato al fusto con un legaccio morbido, da controllare e allentare periodicamente: non deve “strozzare” il legno del fusto.
Mantenere correttamente
La cura del susino
L'irrigazione regolare dell'area delle radici è indispensabile nelle settimane successive all’impianto, se non piove generosamente e spesso. Anche nei primi 2-3 anni non dovresti dimenticare di innaffiare soprattutto da giugno in poi, quando si formano i frutti, che richiedono un suolo mai arido. In seguito, quando la pianta è adulta, ha radici profonde che trovano umidità begli strati inferiori del terreno, e quindi è meno esigente, ma se innaffi non fai male!
A seconda della varietà, la raccolta avviene tra giugno e ottobre. I frutti maturi dovrebbero essere rimossi dall'albero quando sono ancora sodi, altrimenti diventeranno molli e fermenteranno al sole. Se il raccolto è troppo abbondante si può tagliare a metà il frutto, snocciolarlo e poi congelarlo, oppure utilizzarlo per ottime marmellate.
Gli esemplari di susino cinogiapponese richiedono interventi decisi ed energici nella fase di produzione; è necessario diradare i rami produttivi durante la potatura invernale. Se non si è molto esperti, si può potare anche in fase di fioritura. Durante l’estate sarà poi necessario eliminare i vigorosi succhioni nati in corrispondenza dei tagli, lasciandone di norma uno solo.
Il giovane susino tende a crescere in altezza. Se lo lasci sviluppare in questo modo, tutti i suoi germogli cercherebbero di crescere il più verticalmente possibile, e i rami finiscono per incrociarsi fra loro, togliendo luce ai frutti in formazione che resterebbero più piccoli, Se lasci solo un germoglio centrale a crescita verticale, la cima dell'albero si ramificherà in verticale dopo circa 3-4 anni e avrai quindi una pianta più ordinata.
Quando poti il susino cerca di mantenere libero il centro della chioma, favorendo lo sviluppo dei rami esterni che, prendendo più sole, riusciranno a formare frutti grossi e succosi.
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